(Deruta, 6 marzo 1931- 16 dicembre 2011) si forma come ceramista presso la scuola di avviamento professionale di Deruta, seguendo i corsi del maestro Alpinolo Magnini.
Negli anni di formazione, si cimenta nello studio del disegno prediligendo i soggetti mariani rinascimentali, in particolare studiando i grandi maestri del Quattrocento toscano, primo fra tutti Filippo Lippi, di cui ripropone studi grafici delle sue celebri Madonne con Bambino e profili di dame. Si interessa anche agli studi decorativi cinquecenteschi, sperimentando diverse tecniche, dal carboncino alla pittura ad olio con studi di scene di genere, come la serie di Paesaggi montani (Perugia, collezione privata, 1945).
Terminati gli studi nel 1946, inizia a lavorare come decoratore e pittore presso la fabbrica di ceramiche derutese Grazia, sotto la guida del maestro ceramista Luigi Vincioli e dei decoratori Cesare Margaritelli e Tebaldo Pimpinelli. Grazie a quest’ultimo svilupperà profondi interessi verso la majolica a lustro cinquecentesca e le opere di Michelangelo Buonarroti.
Nel 1956, sposa Tommasa Ficola, il cui padre, Agostino (Deruta, 15 agosto 1911- 30 giugno 1972), già impiegato alla Grazia, è esperto torniante e plasticatore di terracotta.
Sarà nel laboratorio derutese di via Maturanzio 12 che il connubio fra i due artisti darà esiti significativi: nelle grandi anfore plasmate al tornio da Ficola e decorate a raffaellesco da Calzolari e nella serie delle brocche, che Calzolari lavorerà a lustro dopo la morte prematura del suocero, avvenuta proprio mentre Calzolari, dimesso dalla fabbrica, sta avviando la propria bottega “Cynthia”. Dello stesso periodo è la serie dei deschi delle Vanità, mentre la Venere ispirata al celebre quadro di Botticelli porta la data 1957.
Dalla fine degli anni Settanta, lo studio della ceramica cinquecentesca lo porta a sperimentare ed approfondire la tecnica del terzo fuoco e della ceramica decorata a lustro, che aveva potuto conoscere affiancando Tebaldo Pimpinelli alla Grazia.
Riprendendo le antiche ricette di Mastro Giorgio Andreoli e Piccolpasso, pionieri del lustro fra XV e XVI secolo, Calzolari si specializza nella majolica lustrata, utilizzando l’antica tecnica della muffola con fuoco di ginestra e materiali tradizionali antichi. Lo studio assiduo di tecniche e decori, gli permette di ottenere risultati magistrali, come nei piatti da pompa e nell’oggettistica tipica della ceramica del Cinquecento: calamai, scatole da toeletta, pettiniere, albarelli ed acquasantiere.
Alla specializzazione nella riproduzione della maiolica lustrata, coincide il trasferimento della bottega in pieno centro storico, dirimpetto alla chiesa di san Francesco, in un piccolo spazio in cui il suo primo maestro, Alpinolo Magnini, aveva tenuto il proprio studio e dove, oggi, è allestita la mostra permanente della collezione privata “Cynthia majoliche d’arte”.
Colpito da una malattia al compimento degli ottant’anni, Fernando Calzolari ha interrotto repentinamente la propria produzione, lasciando alcuni esemplari non finiti, fra cui un piatto da pompa con una delle Grazie tratta dalla celebre Primavera del Botticelli, conservato attualmente nella sua casa-laboratorio di via Maturanzio.
Nel 2006, è stato insignito della Medaglia d’oro per il Lustro dalla Camera di Commercio di Perugia.
Gli ultimi anni dell’attività artistica di Calzolari sono stati caratterizzati dalla partecipazione a diverse mostre: "Iridescenze. Deruta 1909-1999. Venti lustri di lustro", Antica Fornace Grazia di Deruta, 2009; Dulce est Amare, Ceramiche tradizionali a Deruta a soggetto amoroso, Museo Regionale della Ceramica di Deruta, 2001; La ceramica umbra al tempo del Perugino, a cura di G. Busti- F. Cocchi, Museo Regionale della Ceramica di Deruta, 2004; Deruta interpreta Pintoricchio, a cura di G. Ranocchia, M. R. Silvestrelli, T. Cecchetti, A. Perelli, Deruta, Museo Regionale della Ceramica 9 marzo – 29 giugno 2008.
di Francesca Guiducci
ALCUNE SUE CREAZIONI:
Brocca decorata con foglie d’acanto (Deruta, Collezione Cynthia Majoliche d’Arte, Fernando Calzolari- Agostino Ficola, maiolica lustrata al terzo fuoco, 1960/2003)
Desco con Venere di Botticelli (Perugia, collezione privata, Fernando Calzolari, maiolica dipinta, 1957)
Madonna (da Filippo Lippi, Madonna con Bambino e due angeli, Uffizi, 1465 - Perugia, collezione privata, Fernando Calzolari, matita e carboncino su carta, 1945-1946)
Studio per decorazione scultorea (Perugia, collezione privata, matita e carboncino su carta, 1945-1946)
Piatto da pompa con Simonetta Vespucci di Piero di Cosimo (Deruta, collezione Cynthia Majoliche d’Arte, majolica lustrata al terzo fuoco)