è nato a Perugia. Amico e allievo del grande maestro Roberto Quacquarini, ne continua, in alcune particolarità, l’affascinante linguaggio della sua incredibile pittura.
Pittore non figurativo, nel suo astrattismo si intravedono figurazioni basate su uno stretto rapporto tra colori e pensiero, con un atto che dimostra un’accurata ricerca della luce.
Il tempo sembra convergere tutto in ogni dipinto di Marco Giacchetti, che si caratterizza e distingue per un linguaggio estremamente personale, che fa perno sull’astrazione ed è ancorato alla realtà.
Le luci sono lampi che accendono le lontananze e talvolta scandiscono in termini suggestivi le articolazioni di un paesaggio in primo piano.
Chiarità diffuse del giallo, del rosso, del bianco contrastano con le ombre ora velate, ora buie.
Quei rossi incandescenti, qua e là feriti dalle lacerazioni del bianco, levano alta l’armonia.
Si accordano ad essi il blu modulato del cielo e gli sviluppi boschivi del verde. La costante e sempre presente dinamica del colore anima ogni composizione dell’artista che, dal 1978, ha esposto le sue opere ricevendo innumerevoli premi e riconoscimenti.