nato a S. Angelo di Celle (Deruta) nell’ ottobre del 1935, Umberto Nicolini ha dedicato la vita intera alla produzione di majoliche artistiche.
Uomo di carattere semplice, appassionato del buon vivere e con un grande senso estetico, Umberto non pote’ usufruire di una educazione formale a causa della povertà scaturita dalla seconda guerra mondiale.
Tuttavia, la presenza costante dei due fratelli frati francescani, Ugolino, storico medievalista ed Evangelista, compositore e fondatore del coro di Assisi, fu cruciale per lo sviluppo della sua carriera di ceramista.
Da loro infatti assorbì forti influenze culturali ed artistiche oltre che ricevere supporto ed ispirazione.
Essere ceramisti a Deruta nel secondo dopoguerra significava appartenere ad una generazione di uomini e donne che costituivano l’intera forza lavoro del paese, al tempo in forte ripresa economica.
Umberto, come molti altri, entra in fabbrica in giovanissima età imparando il mestiere da artigiani di talento appartenenti alle generazioni precedenti.
Nel 1966 fonda, insieme alla amatissima moglie Anna anche lei ceramista di prestigio, La Bottega del Vasaio, una piccola azienda di produzione di majoliche artistiche.
Con l’ascesa della popolarita’ della majolica negli anni ’70 Umberto si spinge verso linee di produzione in ampia scala, collaborando con, al tempo, enti nazionali tra cui le Terme di Fiuggi (Roma).
Contemporaneamente con la crescita dell’ azienda, egli stabilisce i principi fondanti sui quali basare la produzione ceramica della sua fabbrica e che restano a tutt’oggi la guida portante della Bottega del Vasaio: artigianato di altissima qualita’, originalita’ e innovazione.
Successivamente, con l’arrivo degli anni ’80, Umberto, sempre desideroso di essere al passo con i tempi, si concentra nella sperimentazione di design nuovi e tecniche di lavorazione da affiancare alla produzione classica.
La carriera evolutiva di Umberto si sviluppa ulteriormente con la maturita’ e con questa un crescente desiderio di costantemente migliorare se stesso.
Dagli anni ’90 si dedica prevalentemente alla creazione di lavori unici, piatti da pompa in particolare, ispirati alla tradizione di majoliche Rinascimentali Derutesi, Italiane ed internazionali.
La possibilita’ di visitare ripetutamente i grandi musei d’ Europa che ospitano tesori della tradizione ceramica Italiana fu per Umberto un’altra grande fonte di stimoli e allo stesso tempo orgoglio per Deruta.
Il suo profondo legame con il territorio lo porta inoltre in questi anni, a creare distinte opere pubbliche che diventano in seguito, insieme all’ arte sacra e religiosa la sua passione principale.
Con S. Angelo di Celle e il fiume Tevere, suoi luoghi nativi, mantiene e consolida un legame speciale che lo portera’ a creare lavori di rara bellezza come l’edicola votiva raffigurante la sua interpretazione in majolica dell’ affresco di B. Caporali, La Madonna del Fanciullo (1459), presente nella chiesa di Fanciullata, e due pannelli in grande scala di natura religiosa nella chiesa di S. Angelo di Celle.
Umberto Nicolini si spegne nel luglio del 2019 lasciando, attraverso i suoi opere di umile artigiano, una storia di vita dove la passione per la majolica è legata a filo diretto con la storia del territorio locale e le sue persone.
Alcune sue creazioni:
Piatto da pompa ad ampia tesa decorata con motivi floreali alternati a trofei d’armi. Cavetto raffigurante ritratto femminile con cartiglio recante la frase ‘IO NON FU’ D’AMAR VOI LASSATO UNQUANCO’ (F. Petrarca), Foggiatura e rifinitura al tornio, diam. 56 cm, 1996
Grande piatto raffigurante guerriero al centro con cartiglio con iscrizione HOMO SAPIENS. Il ritratto è incorniciato con fascia ampia decorata in bianco su bianco e bordatura con motivi floreali, foggiatura e rifinitura al tornio, diam. cm 52, 2010
Piatto da parata con cavetto raffigurante coppia di innamorati circondati da motivo cordonato e cartiglio con iscrizione O VOI CHE PER LA VIA D’AMOR PASSATE (Dante Alighieri). Tesa a sezioni con motivi floreali alternati a embricazioni, foggiatura e rifinitura al tornio, diam. 42 cm, 2001
Piatto amatorio con cavetto raffiìgurante ritratto femminile e cartiglio con iscrizione QUANDO AMOR DONNA I BE’ VOSTRI OCCHI GIRA (Guido Cavalcanti). Tesa a sezioni stondate con grottesche alternate a embicazioni, foggiatura a stampo, diam. 43 cm, 2015
Edicola Votiva — Interpretazione in majolica dell’ affresco 'La Madonna del Fanciullo' di Bartolomeo Caporali (1459) situato nella Chiesa di Fanciullata (S. Angelo di Celle, Deruta), piastrelle in majolica, 105x124x46.5 cm, 2009, S. Angelo di Celle (Deruta)